SUOR MARIA CHAMBON MORI' IL 21 MARZO 1907, GESU' LE DISSE CHE CON LA CORONCINA ALLE SUE SANTE PIAGHE SI PUO' OTTENERE TUTTO E ANCHE CON LA DEVOZIONE AL SUO SACRATISSIMO CUORE , QUESTA CORONCINA E' DEL CIELO E LE DISSE ANCHE CHE BISOGNA FARLA CONOSCERE A TUTTI " LE MIE SANTA PIAGHE SOSTENGONO IL MONDO E LA SALVEZZA DELLE ANIME CHIEDIMI DI AMARLE ED ONORARLE SEMPRE PERCHE' SONO RICCHISSIME DI GRAZIE IMMENSE, BISOGNA INVOCARLE SPESSO" . " QUANDO AVETE DELLE PENE IMMERGETELE NELLE MIE SANTE PIAGHE E SARANNO ADDOLCITE"" BISOGNA RECITARLE SPECIALMENTE DAVANTI AI MORENTI E A GLI AMMALATI PERCHE' QUESTE INVOCAZIONI SOLLEVANO L'ANIMA E IL CORPO"" IL PECCATORE CHE DIRA' :ETERNO PADRE IO TI OFFRO LE PIAGHE..... OTTERRA' LA CONVERSIONE , LE MIE PIAGHE GUARISCONO LE VOSTRE DELL'ANIMA E DEL CORPO"" NON VI SARA' MORTE PER L'ANIMA CHE SPIRA' DENTRO LE MIE PIAGHE PERCHE' ESSE DANNO LA VITA" " OGNI PAROLA CHE VOI DITE DI QUESTA PREGHIERA ,IO FARO' CADERE UNA GOCCIA DEL MIO SANGUE SU UN PECCATORE"" L'ANIMA CHE OFFRIRA' QUESTE PREGHIERE PER LE ANIME DEL PURGATORIO SARA' ACCOMPAGNATA IN MORTE DA MIA MADRE E DAGLI ANGELI IN CIELO ED IO LA RICEVERO' COME MIA GLORIA PER INCORONARLA , QUESTE PREGHIERE SONO IL TESORO DEI TESORI PER LE ANIME DEL PURGATORIO"" DALLE MIE PIAGHE ESCONO FRUTTI DI GRANDE SANTITA' E TROVERETE SEMPRE NIOVO AMORE IN ESSE"" IMMERGETE LE VOSTRE AZIONI ANCHE LE PIU' PICCOLE NELLE MIE PIAGHE, NEL MIO SANGUE IN TUTTI I MIEI ATTI E APPAGHERETE IL MIO AMORE"
CORONCINA DELLE SANTE PIAGHE
SI DICE IL CREDO E:
O GESU' REDENTORE ABBI MISERICORDIA DI NOI E DEL MONDO INTERO PER LE TUE SANTE PIAGHE E I TUOI ATTI DIVINI.
DIO SANTO DIO FORTE ,DIO IMMORTALE ABBI MISERICORDIA DI NOI E DEL MONDO INTERO PER IL TUO CUORE TRAFITTO SGORGANTE SANGUE ED ACQUA E PER I TUOI ATTI DIVINI.
O GESU' PER MEZZO DEL TUO SANGUE PREZIOSISSIMO DONACI GRAZIA,SALVEZZA E MISERICORDIA NEI PERICOLI PRESENTI E CHIUDICI DENTRO IL TUO CUORE INFINITAMENTE MISERICORDIOSO APERTO DALLA LANCIA E DENTRO I TUOI ATTI DIVINI.
SACRATISSIMO CUORE DI GESU' INFINITAMENTE MISERICORDIOSO DIVINA VOLONTA' SACRI CUORI DI MARIA SS. E DI LUISA SS. A VOI PER SEMPRE CI CONSACRIAMO TUTTO CIO' CHE SIAMO E CHE ABBIAMO SPECIALMENTE LA NOSTRA VOLONTA' ,INTELLETTO,MEMORIA, TUTTI I NOSTRI ATTI SANTIFICATELI SEMPRE, NELLA DIVINA VOLONTA'.
O PADRE ETERNO TI SCONGIURIAMO PER IL SANGUE E GLI ATTI DI GESU' TUO UNICO FIGLIO DI USARCI MISERICORDIA E DI DONARCI IL TUO VOLERE ,NOI TI DONIAMO IL NOSTRO PER SEMPRE.AMEN ,AMEN ,AMEN.
SUI 5 GRANI DEL PADRE DITE :"ETERNO PADRE IO TI OFFRO PER MEZZO DI MARIA LE SANTE PIAGHE DI NOSTRO SIGNORE GESU' PER GUARIRE QUELLE DELLE ANIME NOSTRE" ED I SUOI ATTI DIVINI PER GUARIRE LA NOSTRA VOLONTA' UMANA.
SUI 50 GRANI DELL'AVE MARIA SI DICE:"GESU' MIO PERDONO E MISERICORDIA PER I MERITI DELLE TUE SANTE PIAGHE " E DEI TUOI ATTI DIVINI.
NEGLI ULTIMI TRE GRANI SI DICE : ETERNO PADRE IO TI OFFRO PER MEZZO DI MARIA LE SANTE PIAGHE DI NOSTRO SIGNORE GESU' PER GUARIRE QUELLE DELLE ANIME NOSTRE ,ED I SUOI AT.....
TROVERETE TUTTE LE RIVELAZIONI DATE DA GESU' A SUOR MARIA MARTA CHAMBON QUI:
RIVELAZIONI A MARIA CHAMBON DI GESU' SULLE SUE SANTE PIAGHE
"Ho scelto la mia fedele serva Margherita Maria per far conoscere il mio Cuore divino e la mia piccola Maria Marta per diffondere la devozione alle mie altre Piaghe...
Le mie Piaghe infallibilmente vi salveranno: esse salveranno il mondo".
In un'altra circostanza le disse: "La tua via è farmi conoscere e amare per le mie sante Piaghe, specialmente in avvenire".
Le chiede di offrire incessantemente le sue Piaghe per la salvezza del mondo.
"Figlia mia, il mondo resterà più o meno scosso, a seconda che tu avrai svolto il tuo compito. Tu sei scelta per soddisfare alla mia giustizia. Chiusa nella tua clausura, devi vivere qui in terra come si vive in cielo, amarmi, pregarmi continuamente per placare la mia vendetta e rinnovare la devozione alle mie sante Piaghe. Io voglio che per questa devozione si salvino non soltanto le anime che vivono con te ma molte altre ancora. Un giorno ti chiederò conto se hai attinto da questo tesoro per tutte le mie creature ".
Egli le dirà più tardi: "veramente, Sposa mia, io abito qui in tutti i cuori. Stabilirò qui il mio regno e la mia pace, distruggerò con la mia potenza tutti gli ostacoli perché io sono il padrone dei cuori e conosco tutte le loro miserie... Tu, figlia mia, sei il canale delle mie grazie. Impara che il canale non possiede niente per se stesso: ha soltanto ciò che vi si fa passare. E' necessario, come canale, che tu non conservi nulla e dica tutto quello che io ti comunico. Io ti ho scelta per far valere i meriti della mia santa Passione per tutti, però voglio che tu sempre rimanga nascosta. E' compito mio far conoscere in avvenire che il mondo si salverà per questo mezzo e per le mani della mia Madre Immacolata!
MOTIVI DELLA DEVOZIONE ALLE SANTE PIAGHE
Nell'affidare questa missione a suor Maria Marta, il Dio del Calvario si compiaceva di rivelare alla sua anima estasiata gli innumerevoli motivi di invocare le Piaghe divine, come pure i benefici di questa devozione, ogni giorno, in ogni istante per incitarla a farsi sua ardente apostola, Egli le scopre gli inapprezzabili tesori di queste sorgenti di vita: "Nessun'anima, eccetto la mia santa Madre, ha avuto come te la grazia di contemplare giorno e notte le mie sante Piaghe. Figlia mia, riconosci tu il tesoro del mondo? Il mondo non vuole riconoscerlo. Io voglio che tu lo veda, per comprendere meglio quello che ho fatto venendo a soffrire per te.
Figlia mia, ogni volta che tu offri a mio Padre i meriti delle mie divine Piaghe, guadagni una immensa fortuna. Siate simili a colui che incontrerà nella terra un gran tesoro, però, siccome voi non potete conservare questa fortuna, Dio torna a prenderla e così la mia divina Madre, per restituirvela nel momento della morte e applicarne i meriti alle anime che ne abbisognano, perciò devi far valere la ricchezza delle mie sante Piaghe. Dovete solo restare povere, perché il Padre vostro è molto ricco!
La vostra ricchezza?... E' la mia santa Passione! E' necessario venire con fede e confidenza, attingere costantemente dal tesoro della mia Passione e dai fori delle mie Piaghe! Questo tesoro vi appartiene! Tutto sta lì, tutto, eccetto l'inferno!
Una delle mie creature mi ha tradito e ha venduto il mio sangue, però potete tanto facilmente riscattarlo goccia a goccia... una sola goccia basta per purificare la terra e voi non lo pensate, non conoscete il suo prezzo! Hanno fatto bene i carnefici a trapassare il mio costato, le mie mani e i miei piedi, così hanno aperto fonti donde sgorgano eternamente le acque della misericordia. Solo il peccato è stato la causa che tu devi detestare.
Mio Padre si compiace nell'offerta delle mie sacre Piaghe e dei dolori della mia divina Madre: offrirli significa offrire la sua gloria, offrire il cielo al cielo.
Con questo tu hai di che pagare per tutti i debitori! Offrendo a mio Padre il merito delle mie sante Piaghe, tu soddisfi per tutti i peccati degli uomini".
Gesù la esorta, e con lei anche noi, ad accedere a questo tesoro. “Devi affidare tutto alle mie sante Piaghe e lavorare, per i loro meriti, alla salvezza delle anime”.
Chiede che lo facciamo con umiltà.
"Quando mi inflissero le mie sante Piaghe gli uomini credevano che sarebbero scomparse.
Invece no: saranno eterne ed eternamente saranno viste da tutte le creature. Te lo dico perché non le guardi per abitudine, ma le veneri con grande umiltà. La vostra vita non è di questo mondo: togliete le sante Piaghe e voi sarete terreni... siete troppo materiali per comprendere tutta l'estensione delle grazie che ricevete per i loro meriti. Neppure i Sacerdoti contemplano abbastanza il Crocifisso. Io voglio che mi si onori tutto intero.
La messe è grande, abbondante: è necessario umiliarvi, immergervi nel vostro nulla per far raccolta di anime, senza guardare a quello che già avete fatto. Non devi temere di mostrare le mie Piaghe alle anime... il cammino delle mie Piaghe è tanto semplice e tanto facile per andare in cielo! ".
Non ci chiede di farlo con il cuore dei Serafini. Indicando un gruppo di spiriti angelici, intorno all'altare durante la santa Messa, Egli disse a suor Maria Marta: "Essi contemplano la bellezza, la santità di Dio... ammirano, adorano... non potete imitarli. In quanto a voi è necessario soprattutto contemplare le sofferenze di Gesù per conformarvi a Lui, avvicinarvi alle mie Piaghe con cuori molto caldi, molto ardenti ed elevare con grande fervore le aspirazioni per ottenere le grazie del ritorno che sollecitate".
Ci chiede di farlo con fede ardente: "Esse (le Piaghe) restano del tutto fresche ed è necessario offrirle come per la prima volta. Nella contemplazione delle mie Piaghe si trova tutto, per sè e per gli altri. Te le faccio vedere perché tu entri in esse".
Ci chiede di farlo con confidenza: "Non dovete inquietarvi per le cose della terra: vedrai, figlia mia, nell'eternità ciò che avrai guadagnato con le mie Piaghe.
Le Piaghe dei miei sacri piedi sono un oceano. Conduci qui tutte le mie creature: quelle aperture sono abbastanza grandi per accoglierle tutte".
Ci chiede che lo facciamo in spirito di apostolato e senza mai stancarci: "E' necessario pregare molto perché le mie sante Piaghe si diffondano nel mondo" (In quel momento, davanti agli occhi della veggente salirono dalle Piaghe di Gesù cinque raggi luminosi, cinque raggi di gloria che circondarono il globo).
"Le mie sante Piaghe sostengono il mondo. Bisogna chiedermi la fermezza nell'amore delle mie Piaghe, perché sono la sorgente di tutte le grazie. Devi invocarle spesso, portare il prossimo ad esse, parlarne e tornarvi con frequenza per imprimere la loro devozione nelle anime. Molto tempo sarà necessario per stabilire questa devozione: lavorate perciò con coraggio.
Tutte le parole dette a motivo delle mie sante Piaghe mi procurano un piacere indicibile... io le conto tutte.
Bisogna, figlia mia, che tu costringa ad entrare nelle mie Piaghe anche quelli che non ci vogliono venire”.
Un giorno che suor Maria Marta aveva una sete ardente, il suo buon Maestro le disse: "Figlia mia, vieni a me e io ti darò un'acqua che placherà la tua sete. Nel Crocifisso tu hai tutto, hai con che appagare la tua sete e quella tutte le anime. Tutto voi tenete nelle mie Piaghe, fate opere concrete non per il godimento, ma per la sofferenza. Sii un'operaia che lavora nel campo del Signore: con le mie Piaghe guadagnerai molto e senza fatica. Offrimi le tue azioni e quelle delle tue consorelle, unite alle mie sante Piaghe: nulla può renderle più meritorie e più gradite ai miei occhi. In esse troverai ricchezze incomprensibili".
Bisogna notare a questo punto che nelle manifestazioni e nelle confidenze di cui terminiamo di parlare, il divino Salvatore non si presenta sempre a suor Maria Marta con tutte le sue adorabili Piaghe insieme: a volte non ne mostra che una sola, separata dalle altre. Così avvenne un giorno, dopo questo ardente invito: "Tu devi applicarti a curare le mie ferite, contemplando le mie Piaghe ".
Egli le scopre il piede destro, dicendo: "Quanto devi venerare questa Piaga e nasconderti in essa come la colomba ".
Un'altra volta le fa vedere la sua mano sinistra: "Figlia mia, prendi dalla mia mano sinistra i miei meriti per le anime perché possano stare alla mia destra per tutta l'eternità... Le anime religiose staranno alla mia destra per giudicare il mondo, ma prima io chiederò loro conto delle anime che dovevano salvare".
LA CORONA DI SPINE
Un fatto commovente è che Gesù richieda per il suo augusto capo coronato di spine uno specialissimo culto di venerazione, di riparazione e di amore.
La corona di spine fu per Lui causa di sofferenze particolarmente crudeli. Confidò alla sua sposa: "La mia corona di spine mi ha fatto soffrire più che tutte le altre Piaghe: dopo l'orto degli ulivi, essa fu il mio patimento più straziante... per alleviarlo dovete osservare bene la vostra regola".
Essa è per l'anima, fedele fino all'imitazione, una sorgente di meriti.
"Guarda questo capo che è stato trafitto per amore tuo e per i cui meriti dovrai un giorno essere incoronata ".
E' questa la vostra vita: entrate semplicemente in essa e camminerete con sicurezza. Le anime che hanno contemplato e onorato la mia corona di spine in terra, saranno la mia corona di gloria in cielo. Per un istante che tu contempli questa corona quaggiù, io te ne darò una per l'eternità. E' la corona di spine che vi otterrà quella della gloria ".
Questo è il dono di elezione che Gesù fa ai suoi prediletti.
“Io dò la mia corona di spine ai miei prediletti: Essa è il bene proprio delle mie spose e delle anime privilegiate, è la gioia dei beati, però per i miei più amati in terra è una sofferenza”.
(Da ciascuna spina, la nostra sorella vedeva salire un raggio di gloria indescrivibile).
"I miei veri servi cercano di soffrire come me, però nessuno può raggiungere il grado di sofferenza che io ho patito ".
Da questa anime Gesù sollecita una più tenera compassione per il suo adorabile capo. Ascoltiamo questo lamento del cuore rivolto a suor Maria Marta nel mostrarle il suo capo insanguinato, tutto trafitto, ed esprimendo una tale sofferenza che la poveretta non sapeva come descrivere: “Ecco Colui che tu cerchi! Guarda in che stato è... guarda... togli le spine dal mio capo, offrendo a mio Padre per i peccatori il merito delle mie Piaghe... va in cerca di anime”.
Come si vede, in questi richiami del Salvatore si ascolta sempre come un'eco dell'eterno SITIO, la preoccupazione di salvare le anime: "Va' in cerca di anime. E' questo l'insegnamento: la sofferenza per te, le grazie che tu devi attingere per gli altri. Una sola anima che fa le sue azioni in unione con meriti della mia santa Corona guadagna più che la comunità intera".
A questi austeri richiami il Maestro aggiunge esortazioni che infiammano i cuori e fanno accettare tutti i sacrifici. Nell'ottobre del 1867 si presenta agli occhi estasiati della nostra giovane sorella con questa Corona, tutta irradiata da una gloria splendente: "La mia Corona di spine illumina il cielo e tutti Beati! C'è sulla terra qualche anima privilegiata a cui io la mostrerò: però la terra è troppo tenebrosa per vederla. Guarda com'è bella, dopo essere stata tanto dolorosa!".
Il buon Maestro va più lontano: Egli la unisce ugualmente ai suoi trionfi e alle sue sofferenze... le fa intravedere la futura glorificazione. Posandole con vivi dolori questa santa Corona sopra il capo dice: "Prendi la mia Corona, e in questo stato ti contempleranno i miei Beati ".
Poi, rivolgendosi ai Santi e indicando la sua cara vittima esclama: “Ecco qui il frutto della mia Corona”.
Per i giusti questa santa Corona è felicità ma, al contrario, oggetto di terrore per i cattivi. Questo lo vide un giorno suor Maria Marta in una apparizione offerta alla sua contemplazione da Colui che provava piacere nell'istruirla, rivelandole i misteri dell'al di là.
Tutto illuminato dagli splendori di questa divina Corona, davanti a suoi occhi apparve il tribunale in cui vengono giudicate le anime e questo accadeva continuamente davanti al Giudice sovrano.
Le anime che erano state fedeli durante la vita si gettavano con fiducia nelle braccia del Salvatore. Le altre, alla vista della santa Corona e ricordando l'amore del Signore che avevano disprezzato, si precipitavano atterrite nell'eterno abisso. Fu così grande l'impressione di questa visione che la povera suora, nel raccontarla, tremava ancora di timore e di spavento.
IL CUORE DI GESU'
Se il Salvatore scopriva così tutta la bellezza e la ricchezza delle sue divine Piaghe all'umile religiosa, poteva forse tralasciare di aprirle i tesori della sua grande ferita di amore?
"Contempla qui la sorgente dalla quale dovresti attingere tutto... è ricca, soprattutto, per voi..." le disse indicandole le sue Piaghe luminose e quella del suo Sacro Cuore, che brillava tra le altre di uno splendore incomparabile.
"Non hai che da avvicinarti alla Piaga del mio divino costato, che è la Piaga dell'amore, da cui si sprigionano ardentissime fiamme".
Alcune volte, in seguito, durante vari giorni, Gesù le concesse la vista della sua santissima Umanità gloriosa. Egli restava allora vicino alla sua serva, conversava amichevolmente con lei, come in altro tempo con la nostra santa sorella Margherita Maria Alacoque. Quest'ultima, che mai si allontanava dal Cuore di Gesù, diceva: "E' così che il Signore si mostrava a me" e intanto il buon Maestro ripeteva i suoi amorosi inviti: "Vieni al mio cuore e non temere nulla. Accosta qui le tue labbra per impadronirti della carità e diffonderla nel mondo... Metti qui la tua mano per raccogliere i miei tesori".
Un giorno Egli la rende partecipe del suo immenso desiderio di riversare le grazie che traboccano dal suo Cuore:
"Raccoglile, perché la misura è colma. Non posso più contenerle, tanto è grande il desiderio di donarle." Un'altra volta è un invito ad utilizzare ancora e sempre quei tesori: "Venite a ricevere le espansioni del mio cuore che desidera effondere la sua eccessiva pienezza! Voglio spargere in voi la mia abbondanza, perché oggi ho ricevuto nella mia misericordia alcune anime salvate dalle vostre preghiere".
In ogni istante, in diverse forme rivolge richiami ad una vita di unione con il suo sacro Cuore: "Mantieniti ben attaccata a questo cuore, per attingere e diffondere il mio sangue. Se volete entrare nella luce del Signore, è necessario nascondersi nel mio Cuore divino. Se volete conoscere l'intimità delle viscere di misericordia di Colui che tanto vi ama, bisogna accostare la vostra bocca all'apertura del mio Sacro Cuore, con venerazione e umiltà. E' qui il vostro centro. Nessuno potrà impedirvi di amarlo né potrà farvelo amare se il vostro cuore non corrisponde. Tutto quello che dicono le creature non può strapparvi il vostro tesoro, il vostro amore... io voglio che mi amiate senza appoggi umani".
Il Signore insiste ancora rivolgendo alla sua sposa un'esortazione incalzante: "Io voglio che l'anima religiosa sia spoglia di tutto, perché per venire al mio Cuore non deve avere nessun attaccamento, nessun filo che la leghi alla terra. Bisogna andare alla conquista del Signore a tu per tu con Lui e cercare questo Cuore nel vostro proprio cuore.".
Poi torna a suor Maria Marta; attraverso la sua docile serva, Egli guarda a tutte le anime e specialmente alle anime consacrate: "Ho bisogno del tuo cuore perché ripari le offese e mi tenga compagnia. Io t'insegnerò ad amarmi, perché tu non sai farlo; la scienza dell'amore non s'impara sui libri: si rivela solo all'anima che guarda al divino Crocifisso e gli parla da cuore a cuore. Bisogna che tu sia unita a me in ciascuna delle tue azioni".
Il Signore le fa comprendere le condizioni e i frutti meravigliosi dell'unione intima con il suo Cuore divino: "Perde tempo la sposa che non si appoggia sopra il cuore del suo sposo nelle sue pene, nel suo lavoro. Quando ha commesso mancanze, occorre che si riaccosti con grande fiducia al mio Cuore. In questo ardente fuoco spariscono le vostre infedeltà: l'amore le brucia, le consuma tutte. Bisogna amarmi abbandonandomi tutto, appoggiarsi, come San Giovanni, sul cuore del vostro Maestro. Amandolo così gli procurerai una gloria molto grande".
Come desidera Gesù il nostro amore: Egli lo mendica!
Apparendole un giorno in tutta la gloria della sua Risurrezione, disse alla sua amatissima, con un profondo sospiro: "Figlia mia, io mendico amore, come farebbe un povero; Sono un mendicante di amore! Io chiamo i miei figli, uno per uno, li guardo con compiacenza quando vengono a me... Io li attendo!..."
Prendendo veramente l'aspetto di un mendicante, le ripeteva ancora, pieno di tristezza: “Io mendico amore, però la maggior parte, anche tra le anime religiose, me lo rifiutano. Figlia mia, amami puramente per me stesso, senza tener conto né del castigo, né della ricompensa”.
Indicandole la nostra santa sorella Margherita Maria, che “divorava” con gli occhi il Cuore di Gesù: "Questa mi ha amato con amore puro e unicamente per me stesso, solo per me!".
Suor Maria Marta cercava di amare con lo stesso amore.
Come un immenso fuoco, il Sacro Cuore l'attirava a sè con indicibile ardore. Ella andava verso il suo amatissimo Signore con trasporti di amore che la consumavano, però nello stesso tempo lasciavano nella sua anima una soavità tutta divina.
Gesù le diceva: "Figlia mia, quando mi sono scelto un cuore perché mi ami e compia la mia volontà, accendo in esso il fuoco del mio amore. Tuttavia non alimento incessantemente questo fuoco, per timore che l'amor proprio guadagni qualcosa e che si ricevano le mie grazie per abitudine.
Io mi ritiro, a volte, per lasciare l'anima nella sua debolezza. Allora essa vede che sta sola... che commette sbagli, queste cadute la mantengono nell'umiltà. Ma io non abbandono, a causa di queste mancanze, l'anima che ho scelto: la guardo sempre.
Non bado alle piccolezze: perdono e ritorno.
Ogni umiliazione vi unisce più intimamente al mio Cuore. Non chiedo grandi cose: voglio semplicemente l'amore del vostro cuore.
Stringiti al mio Cuore: scoprirai tutta la bontà di cui è ricolmo... qui imparerai la dolcezza e l'umiltà. Vieni, figlia mia, a rifugiarti in esso.
Questa unione non è solamente per te, bensì per tutti i membri della tua Comunità. Dì alla tua Superiora che venga a deporre in questa apertura tutte le azioni delle tue sorelle, anche le ricreazioni: lì staranno come in una banca, e vi saranno ben custodite".
Un particolare commovente tra mille altri: quando suor Maria Marta rese conto di quella notte, non poté far a meno di interrompersi per chiedere alla Superiora: "Madre mia, che cos'è una banca?".
Era una domanda della sua candida innocenza, poi riprese a comunicare il suo messaggio: "E' necessario che per l'umiltà e l'annientamento i vostri cuori si uniscano al mio; Figlia mia, se sapessi quanto soffre il mio Cuore per l'ingratitudine di tanti cuori: bisogna che uniate le vostre pene a quelle del mio Cuore."
E' ancora più particolarmente alle anime incaricate della direzione delle altre Direttrici e Superiore che il Cuore di Gesù si apre con le sue ricchezze: "Farai un grande atto di carità offrendo ogni giorno le mie piaghe per tutte le Direttrici dell'Istituto. Dirai alla tua Maestra che venga alla sorgente per colmare la sua anima e, in un domani, il suo cuore sarà pieno per diffondere le mie grazie sopra di voi. A lei tocca deporre nelle anime il fuoco del santo amore, parlando molto spesso delle sofferenze del mio Cuore. Io darò a tutte la grazia di comprendere gli insegnamenti del mio sacro Cuore. All'ora della morte, tutte arriveranno qui, per l'impegno e la corrispondenza delle loro anime.
Figlia mia, le tue Superiore sono le depositarie del mio Cuore: bisogna che io possa porre nelle loro anime tutto quello che vorrei di grazia e di sofferenza.
Dì alla tua madre che venga ad attingere a queste fonti (il Cuore, le Piaghe) per tutte le tue sorelle ... Deve guardare al mio Sacro Cuore e confidargli tutto, senza tener conto degli sguardi altrui".
PROMESSE DI NOSTRO SIGNORE
Il Signore non si accontenta di rivelare a suor Maria Marta le sue sante Piaghe, di esporle i pressanti motivi e i benefici di questa devozione e nel medesimo tempo le condizioni che ne assicurano l'esito. Egli sa pure moltiplicare le promesse incoraggianti, ripetute con tale frequenza e in così numerose e varie forme, che ci costringono a limitarci; d'altra parte il contenuto è il medesimo.
La devozione alle sante Piaghe non può ingannare. "Non hai da temere, figlia mia, di far conoscere le mie Piaghe perché non si vedrà mai qualcuno ingannato, anche quando le cose parranno impossibili.
Io concederò tutto quello che mi si chiede con l'invocazione delle sante Piaghe. Occorre diffondere questa devozione: tutto otterrai perché è merito del mio Sangue che è di valore infinito. Con le mie Piaghe e il mio Cuore divino, puoi ottenere tutto".
Le sante Piaghe santificano e assicurano il progresso spirituale.
"Dalle mie Piaghe escono frutti di santità:
Come l'oro purificato nel crogiolo diventa più bello, così è necessario porre la tua anima e quelle delle tue sorelle nelle mie sacre Piaghe. Qui si perfezioneranno come l'oro nel crogiolo.
Sempre potete purificarvi nelle mie Piaghe. Le mie Piaghe ripareranno le vostre...
Le sante Piaghe hanno un'efficacia meravigliosa per la conversione dei peccatori.
Un giorno, Suor Maria Marta, angosciata nel pensare ai peccati dell'umanità, esclamava: ”Gesù mio, abbi pietà dei tuoi figli e non guardare i loro peccati”.
Il divino Maestro, rispondendo alla sua richiesta, le insegnò l'invocazione che già conosciamo, poi aggiunse. "Molte persone sperimenteranno l'efficacia di questa aspirazione. Io desidero che i sacerdoti la consiglino spesso ai loro penitenti nel sacramento della Confessione.
Il peccatore che dica la seguente preghiera: Padre eterno, vi offro le Piaghe di nostro Signore Gesù Cristo, per guarire quelle delle nostre anime otterrà la conversione.
Le sante Piaghe salvano il mondo e assicurano una buona morte.
"Le sante Piaghe vi salveranno infallibilmente... esse salveranno il mondo. Bisogna prendere respiro con la bocca appoggiata su queste sacre ferite... non ci sarà morte per l'anima che spirerà nelle mie Piaghe: esse danno la vera vita ".
Le sante Piaghe esercitano ogni potere su Dio. "Voi non siete niente per voi stesse, però la vostra anima unita alle mie Piaghe diventa potente, può anche fare varie cose alla volta: meritare e ottenere per tutte le necessità, senza che sia necessario scendere ai particolari".
Ponendo la sua mano adorabile sul capo della cara privilegiata, il Salvatore aggiungeva: "Adesso tu possiedi la mia potenza. Sempre mi compiaccio di concedere la grazie più grandi a quelli che, come te, non hanno nulla. La mia potenza sta nelle mie Piaghe: come esse anche tu diventerai forte.
Sì, tutto puoi ottenere, tu puoi avere tutta la mia potenza. In un certo modo, tu hai più potere di me, puoi disarmare la mia giustizia perché, sebbene tutto venga da me, io voglio essere pregato, voglio che mi si invochi".
Le sante Piaghe saranno particolarmente la salvaguardia della Comunità.
Diventando ogni giorno più critica la situazione politica (racconta la nostra Madre), nell'ottobre del 1873 facemmo una novena alle sante Piaghe di Gesù.
Subito nostro Signore manifestò la sua gioia alla confidente del suo Cuore, poi le rivolse queste confortanti parole: "Amo tanto la tua Comunità... giammai le succederà qualcosa di male!
Che la tua Madre non si turbi per le notizie del tempo attuale, perché spesso le notizie di fuori sono errate. Solo la mia parola è vera! Io ve lo dico: non avete niente da temere. Se tralasciaste la preghiera allora avreste di che temere...
Questo rosario della misericordia fa da contrappeso alla mia giustizia, tiene lontana la mia vendetta". Confermando il dono delle sue sante Piaghe alla Comunità, il Signore le diceva: "Ecco qui il vostro tesoro... il tesoro delle sante Piaghe racchiude corone che devi cogliere e dare agli altri, offrendole al mio Padre per guarire le piaghe di tutte le anime. Un giorno o l'altro queste anime, alle quali con le vostre preghiere avrete ottenuto una santa morte, si volgeranno verso di voi per ringraziarvi. Tutti gli uomini compariranno davanti a me nel giorno del giudizio e allora io farò vedere alle mie spose predilette che avranno purificato il mondo per mezzo delle sante Piaghe. Verrà il giorno in cui vedrai queste grandi cose...
Figlia mia, questo lo dico per umiliarvi, non per insuperbirvi. Sappi bene che tutto questo non è per te, bensì per me, affinché tu mi attiri le anime!".
Fra le promesse di nostro Signore Gesù Cristo se ne devono segnalare specialmente due: quella che riguarda la Chiesa e quella concernente le anime del Purgatorio.
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